IC Guatelli

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sabato 10 febbraio 2018

RINNOVATO IL CONTRATTO

RINNOVATO IL CONTRATTO, UNA SCELTA GIUSTA E RESPONSABILE
Il rinnovo del contratto è un passo in avanti, concreto e importante, nel percorso che ci vede impegnati a garantire la
giusta tutela delle condizioni di lavoro nel comparto istruzione e ricerca e una più adeguata valorizzazione di tutte le
professionalità. Un passaggio da tempo atteso, frutto di un'azione sindacale condotta con tenacia e responsabilità,
senza cedere alle dicoltà del contesto economico e politico in cui la trattativa si è svolta. La decisione di firmare
l'accordo è una scelta giusta e responsabile. Giusta perché evita un inutile e pericoloso prolungarsi del negoziato, in
assenza di interlocutori politici nella pienezza delle proprie funzioni e nella più totale incertezza di prospettive rispetto
ai nuovi scenari del dopo voto. Responsabile perché consente a tutto il personale di fruire con certezza dei benefici
economici derivanti dalle risorse portate in contrattazione, benefici che certamente non risolvono in via definitiva la
criticità delle condizioni retributive esistenti nel comparto istruzione ricerca, ma che la non sottoscrizione del contratto
avrebbe del tutto vanificato. Il nuovo contratto nazionale di lavoro è un risultato concreto che, a dierenza di tante
parole in libertà, ognuno ha ora la possibilità di conoscere e valutare. Rinnovare un contratto dopo anni segnati da
enormi dicoltà e dal tentativo di sottrarre al negoziato fra le parti la regolazione delle condizioni di lavoro dal punto
di vista normativo e salariale significa anche rilanciare una visione della società e della politica dove al dialogo sociale
si riconoscono il dovuto spazio e il giusto valore.
SUL PIANO ECONOMICO SFRUTTATE AL MEGLIO LE DISPONIBILITÀ
Con questo contratto, che vale per il triennio 2016-2018, tutte le risorse rese disponibili per il negoziato vanno a incrementare
la retribuzione fondamentale di ogni profilo professionale. A tal fine è utilizzata anche una parte delle risorse
destinate dalla legge 107 alla valorizzazione professionale dei docenti, che diventano comunque interamente contrattabili
anche per la quota da erogare come accessorio. Gli aumenti vanno da un minimo di 80,40 a un massimo di 110, 70
euro mensili. La struttura salariale non subisce modifiche, conservando gli scatti di anzianità previsti dal contratto precedente.
Era un preciso impegno assunto in previsione del negoziato, per un obiettivo il cui conseguimento era tutt'altro
che scontato. Accanto a questo, viene onorato anche l'impegno - sancito nell'accordo del 30 novembre 2016 – a considerare
con particolare attenzione le retribuzioni di importo inferiore, più duramente colpite dagli eetti della crisi e dal
blocco della contrattazione. Salvaguardata pienamente anche l'entità del beneficio fiscale già riconosciuto alle fasce di
reddito più basse, avendone nel frattempo ottenuta una ridefinizione attraverso il confronto condotto in fase di approvazione
della legge di bilancio: l'aumento pertanto non riassorbe gli 80 euro di bonus fiscale, ma vi si somma.
Il nuovo contratto diventa ora il punto da cui riprendere il percorso in vista di un nuovo triennio contrattuale ormai imminente,
nel contesto politico istituzionale che sarà determinato dagli esiti delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.
SULLA PARTE NORMATIVA SMENTITE TUTTE LE "BUFALE"
Nella parte normativa, il nuovo contratto vede smentita sonoramente una campagna di vera e propria disinformazione alimentata
ad arte contro i sindacati rappresentativi. In realtà è stata proprio l'azione condotta in ogni sede di confronto dalla Cisl e
dagli altri sindacati a sgombrare il campo da tante ipotesi e proposte inaccettabili, "vendute" ogni volta come possibili contenuti
di intese date per imminenti o addirittura già sottoscritte, e delle quali non vi è invece alcuna traccia nel testo firmato.
NESSUN AGGRAVIO DEGLI ORARI DI LAVORO.
Gli orari sono riconfermati esattamente nella loro attuale consistenza. Chi, in relazione a innovazioni normative – ad es. alternanza
scuola lavoro – svolgerà attività aggiuntive, sarà per queste retribuito con compensi accessori a carico del Fondo di Istituto.
NESSUNA RIDUZIONE DEI DIRITTI AD ASSENZE E PERMESSI
Restano per tutti le attuali disponibilità e in più si introduce, per il personale ATA, la possibilità di ricorrere a permessi
orari senza obbligo di recupero per le visite specialistiche.
RESPINTO IL TENTATIVO DI DARE CADENZA TRIENNALE ALLA MOBILITÀ
Si conferma che la mobilità è materia disciplinata per via contrattuale; le procedure di trasferimento e passaggio continueranno
a svolgersi ogni anno, il vincolo triennale di permanenza riguarderà soltanto chi volontariamente chiede e
ottiene il trasferimento su una nuova istituzione scolastica. Confermata dunque, anche nel CCNL, la possibilità per i
docenti di potersi trasferire direttamente su scuola, possibilità conquistata in sede di contratto integrativo con il MIUR
negli ultimi due anni, nonostante la legge 107 non la preveda.
RINVIATO A SUCCESSIVA SEQUENZA CONTRATTUALE IL CODICE DI COMPORTAMENTO PER I DOCENTI
Il rinvio è stato chiesto e ottenuto per la necessità di contemperare le norme contrattuali con la piena salvaguardia
della libertà d'insegnamento.
VALORIZZATE A TUTTI I LIVELLI LE RELAZIONI SINDACALI
Vengono riconsegnate alla disciplina negoziale anche i criteri per la gestione delle risorse per la valorizzazione professionale,
il cosiddetto bonus per il merito previsto dalla legge 107 che escludeva la contrattazione di istituto. Lo stesso
vale per le risorse destinate alla formazione, mentre sono oggetto di confronto i criteri per l'assegnazione della sede
di servizio al personale, la promozione del benessere organizzativo, le misure di prevenzione dello stress lavoro correlato
e dei fenomeni di burn out. Inserito nel contratto il "diritto alla disconnessione", per tutelare la qualità della vita
dagli eccessi di comunicazione consentiti dalle nuove tecnologie. Compiuto un altro passo in direzione del recupero
delle prerogative contrattuali rispetto alle invasioni di campo operate dalla legge, grazie anche al nuovo contesto
determinato dall'accordo del 30 novembre 2016.
SALVAGUARDATE E RAFFORZATE LE RELAZIONI SINDACALI SUL LUOGO DI LAVORO
Si tratta di un risultato di particolare rilievo alla vigilia del voto per il rinnovo delle RSU. Proprio sul luogo di lavoro si
evidenzia il ruolo positivo che la contrattazione e il confronto (nuovo strumento di relazioni sindacali sul luogo di lavoro
introdotto con il CCNL) possono svolgere. Contrattazione come fattore di unità e coesione fra le persone che a vario titolo
vi operano, contribuendo a definire - per quanto di sua competenza - un quadro certo e trasparente di diritti e doveri.
Nello stesso tempo, come elemento che concorre al "miglior governo" del sistema, valorizzandone gli aspetti di partecipazione,
collegialità, condivisione, corresponsabilità. In quest'ottica si pone l'esplicita indicazione della scuola come
"comunità educante", informata ai valori democratici, in cui tutti i soggetti, nella diversità dei ruoli, concorrono con pari
dignità per garantire il diritto allo studio e alla formazione. Si tratta di una netta inversione di tendenza verso un'idea di
scuola inclusiva e partecipata in linea col pensiero e l'azione della Cisl.
UN CONTRATTO A LUNGO NEGATO, CHE ORA C'È. UN PUNTO DI SVOLTA DA CUI RIPARTIRE
La firma del nuovo contratto chiude un periodo quanto mai tormentato e dicile, riportando a normalità modi e tempi di
regolazione del rapporto di lavoro, dopo una moratoria lunghissima e non più sopportabile. La trattativa non è stata per
niente semplice e ha richiesto un lavoro lungo, impegnativo e dicile. I risultati ottenuti non erano scontati e per raggiungerli
si sono dovute arontare forti resistenze; sul confronto e sull'atteggiamento della parte pubblica ha infatti inciso anche il
contesto normativo profondamente mutato, per quanto riguarda le relazioni sindacali e la disciplina del lavoro pubblico, nei
lunghi anni che ci separano dal precedente contratto. Per questo ribadiamo la convinzione di avere compiuto, con la firma
dell'accordo, una scelta giusta, responsabile e utile alle tante persone che da sempre ci adano la loro rappresentanza.

Cisl Scuola

lunedì 5 febbraio 2018

Newsletter RSU Cisl Scuola

RSU 2018: lascia un segno, mettiti in gioco

Dal 17 al 19 aprile si voterà per rinnovare in tutte le scuole le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU). Un appuntamento importante per rafforzare il ruolo della contrattazione come strumento fondamentale di difesa e tutela dei diritti, di partecipazione attiva alle decisioni che investono direttamente aspetti importanti del rapporto di lavoro, in una scuola che per vogliamo confermare nella sua dimensione di comunità professionale fondata su collegialità, corresponsabilità e condivisione. A chi è disponibile a mettersi in gioco con noi per essere direttamente protagonista in questo importante momento di democrazia, offriamo l'opportunità di proporre la sua candidatura nelle nostre liste compilando un apposito form con i propri dati, che sarà recapitato con un semplice clic alla struttura Cisl Scuola territorialmente competente, incaricata di gestire la formazione e presentazione delle liste.