IC Guatelli

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venerdì 24 gennaio 2014

Scatti 2013: restituita la ritenuta effettuata a gennaio

Come anticipato con il comunicato del 15 gennaio u.s., i lavoratori che nel corso del 2013, hanno ottenuto il riconoscimento dello scatto di anzianità, nel mese di gennaio 2014 hanno ricevuto la retribuzione in due tranche: - con un primo cedolino (gennaio 2014) è stata effettuata la "retrocessione" alla posizione stipendiale del 2012 e la contestuale trattenuta di un importo massimo di 150 € quale rateo del recupero dell'incremento stipendiale percepito nel corso del 2013 (sulla base delle decorrenze di ciascuno) - con un secondo cedolino è stata effettuata un'emissione speciale per la restituzione della ritenuta, fino a un massimo mensile di 150 euro, con la stessa valuta dello stipendio di gennaio. Al riguardo, al fine di fornire chiarimenti e rassicurazioni al personale, forniamo le seguenti precisazioni: Classe/fascia stipendiale Su entrambi i cedolini di Gennaio 2014 nel riquadro: posizione giuridica – economica risulta indicata la posizione stipendiale precedente a quella acquisita nel 2013 (quindi avviene, per il momento, la cosiddetta "retrocessione") Con il Decreto legge del 17 gennaio 2014 (Disposizioni temporanee ed urgenti in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola) è stato previsto che in attesa della sessione negoziale con l'ARAN, e fino al 30 giugno 2014, non viene effettuata la retrocessione alla classe stipendiale inferiore e non si procede al recupero dei pagamenti già effettuati. Pertanto, il decreto rimedia su due fronti: - nessun recupero degli aumenti già percepiti, e immediata restituzione della prima e unica rata di tale recupero (i 150 euro trattenuti e restituiti con emissione speciale nei giorni scorsi) - conferma delle posizioni stipendiali conseguite nel 2013: tale operazione tuttavia presuppone l'entrata in vigore del decreto legge, che consegue alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ad oggi non ancora avvenuta e attesa nei prossimi giorni. Ovviamente i cedolini di gennaio, lavorati prima del decreto, non potevano che riprodurre tutti gli effetti negativi derivanti dall'attuazione del DPR 122/2013, riportando quindi la retribuzione ai valori della precedente classe stipendiale. I sindacati stanno facendo pressioni affinchè già dallo stipendio di febbraio possa essere portato a soluzione anche questo problema, dopo aver già ottenuto il blocco delle trattenute. Ritenute fiscali: Sulla restituzione dei 150,00 euro (secondo cedolino) è stata applicata la ritenuta IRPEF ad aliquota massima, in quanto la tassazione operata nel primo cedolino era correlata al minore imponibile fiscale percepito e, conseguentemente, inferiore a quanto dovuto (somma delle retribuzioni del primo e secondo cedolino). Ovviamente, eventuali maggiori ritenute verranno compensate in sede di conguaglio fiscale 2014.

giovedì 16 gennaio 2014

restituzione della ritenuta di gennaio

Stanno pervenendo segnalazioni da parte dei lavoratori che hanno percepito nel 2013 lo scatto di anzianità e che stanno riscontrando nel cedolino di gennaio 2014 una ritenuta fino a un massimo di 150 euro. La decurtazione è stata effettuata poichè le procedure di elaborazione degli stipendi, che avvengono con congruo anticipo rispetto all'effettiva liquidazione, sono state concluse prima dell'impegno a bloccare i recuperi. Informiamo che la cifra trattenuta verrà rimborsata con un'emissione speciale che avrà la stessa valuta dello stipendio di gennaio. Riportiamo di seguito la nota che è pubblicata al riguardo nel banner del portale NoiPA. Stipendi della scuola - Sospensione recupero debiti per blocco scatti di anzianità 2013 Con lo stipendio ordinario di gennaio è stata data applicazione al D.P.R. 122/2013 con blocco degli scatti di anzianità dal 2013 e recupero degli eventuali debiti per un importo massimo mensile di 150 euro lordi. Come da disposizioni concordate tra il Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è sospesa l'attività di recupero e l'importo di 150 euro lordi verrà rimborsato con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario in pagamento nel mese di gennaio 2014. Ulteriori emissioni straordinarie potranno essere effettuate in attuazione delle decisioni che verranno assunte in sede governativa in ordine al riconoscimento degli scatti di anzianità ai lavoratori che ne abbiano beneficiato nell'anno 2013.

mercoledì 8 gennaio 2014

Retromarcia del Governo

A seguito dell'incredibile decisione del MEF di prelevare i soldi degli scatti del 2012 già erogati e della conseguente reazione dei sindacati e della Ministra Carrozza, il Governo ha fatto immediata retromarcia, come si legge sull'ANSA.

martedì 7 gennaio 2014

Il pasticciaccio degli scatti

Dalla CISL-Scuola nazionale: "La decisione di procedere al recupero delle somme già corrisposte a chi è passato a una nuova posizione stipendiale nel 2013, oltre a costituire un clamoroso atto di incoerenza tra parole e fatti da parte del Governo, è contestabile sotto diversi profili. Anzitutto quello della legittimità, perché si dà applicazione con effetto retroattivo a norme entrate in vigore in chiusura d’anno; ma soprattutto quello dell’opportunità, dal momento che al prelievo di oggi dovrà seguire la restituzione agli interessati non appena si definirà l’intesa - su cui il confronto è già avviato - per il recupero di validità del 2012 ai fini delle progressioni di anzianità. La questione è davvero complessa, perché si intrecciano in questo momento gli effetti del blocco disposto nel 2010 (che “sterilizzava” il triennio 2010-11-12 ai fini della maturazione degli scatti) con quelli del provvedimento che proroga tale blocco per un ulteriore anno (il 2013), pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine ottobre 2013 e in vigore dal 9 novembre. Chi è destinatario del “recupero” che il MEF ha deciso di attivare a partire dalle retribuzioni di gennaio? Si tratta di coloro che, prima del blocco triennale degli scatti deciso nel 2010, avrebbero avuto diritto ad acquisire il passaggio alla nuova posizione stipendiale nel corso del 2012. Col recupero di validità del 2010, tale scadenza per loro veniva a collocarsi nel 2014 (anziché nel 2015, come il blocco triennale avrebbe comportato). Recuperata la validità anche del 2011 - grazie all’accordo sottoscritto a marzo 2013 - l’attesa si riduceva di un anno e la nuova scadenza era fissata al 2013, nel corso del quale infatti si sono visti attribuire la nuova posizione stipendiale. È stata invece la norma successivamente introdotta, che “sterilizza” il 2013 ai fini delle progressioni, a riportare nuovamente in avanti di un anno, per loro, tale decorrenza: da qui la decisione del MEF di recuperare gli importi versati. Ma è del tutto evidente, a questo punto, che l’accordo con cui si ridarà valore al 2012 sposterà di nuovo le lancette indietro di un anno, comportando quindi la restituzione di quanto nel frattempo prelevato. Un pasticcio che con un minimo di buon senso, oltre che con maggiore coerenza tra parole e fatti da parte del Governo, si sarebbe potuto evitare. Prendiamo atto della richiesta fatta in queste ore dalla ministra Carrozza al suo collega Saccomanni perché rinunci al recupero delle somme, una presa di posizione che da subito avevamo sollecitato. Questa la descrizione di quanto sta avvenendo, anche nei suoi aspetti a dir poco paradossali. Ma ripercorrere la travagliata vicenda degli scatti, che ci impegna ormai da tre anni, ci offre altri spunti di riflessione. Solo la tenace e determinata azione sindacale condotta dalla Cisl Scuola insieme a Uil Scuola, Snals e Gilda ha finora consentito di recuperare in buona parte il danno inferto alle retribuzioni del personale della scuola. Attraverso intese fatte con due governi diversi è stata infatti ridata validità al 2010 e al 2011; la strada per recuperare anche il 2012, come prima si è detto, è già avviata con un nuovo e diverso esecutivo. Certo, è un recupero che ha trovato in parte copertura con un diverso impiego di risorse contrattuali, utilizzando per il salario fondamentale una quota di quelle destinate a retribuzioni accessorie. Una scelta fatta a ragion veduta, vista l’impossibilità di ottenere soluzioni per via legislativa: ed è proprio la recente decisione di prorogare al 2013 il blocco degli scatti a dimostrare come quella via continui a rivelarsi impraticabile, nonostante il mutare dei contesti politici (governi Berlusconi, Monti, Letta). Non può che essere pesantemente negativo il giudizio sulle scelte fatte da ben tre governi diversi, intervenuti sulle retribuzioni del personale scolastico con quella che abbiamo più volte definito una doppia penalizzazione: blocco dei rinnovi contrattuali e, in aggiunta, rallentamento delle progressioni di anzianità in misura pari a quattro anni. È solo grazie all’iniziativa condotta sul piano sindacale che i quattro anni potranno intanto ridursi a uno solo (avendo ridato validità prima al 2010, poi al 2011 e a breve - ci auguriamo - al 2012). Continuerà anche nei prossimi giorni il nostro impegno per concludere un’intesa che porterà, in concreto, anche la restituzione agli interessati delle somme che oggi si vedono inopinatamente sottratte. Chi li avrà maturati nel 2013, e oggi dovrebbe attendere per il passaggio il 2015, li avrà pagati nel corso del 2014."